Lucio
Battisti,
L'Alchimia
della Musica in Evoluzione
Questa
la discografia di Lucio Battisti in LP/CD che ho rinvenuto:
Lucio
Battisti (1969)
Emozioni
(1970)
Amore
e non amore (1971)
Umanamente
Uomo: il Sogno (1972)
Il
mio canto libero (1972)
Il
nostro caro angelo (1973)
Anima
latina (1974)
La
batteria, il contrabbasso, eccetera (1976)
Io,
tu, noi tutti (1977)
Una
donna per amico (1978)
Una
giornata uggiosa (1980)
E'
già (1982)
Don
Giovanni (1986)
L'apparenza
(1988)
La
sposa occidentale (1990)
Cosa
succederà alla ragazza (1992)
Hegel
(1994)
Mi
sono limitato a ricordare le produzioni su LP/CD, perché la
discografia completa include vari 45 giri, senza contare le
collaborazioni e la partecipazione in numerosi 45 giri e LP di
interpreti dei suoi innumerevoli brani incisi da singoli individui e
dalle più svariate formazioni. Il primo 45 giri a lui accreditato è
del 25 luglio 1966 e contiene i brani: Dolce di giorno/Per una lira;
disco a cui seguirà una imponente mole in centinaia e centinaia di
produzioni e partecipazioni minuziosamente citate in un'opera omnia
che ho il piacere di possedere, grazie alla grande fortuna di avere
una figlia, Silvia che ad un compleanno mi regalò. Un vero e proprio
enorme volume dal titolo: “Lucio Battisti – Discografia mondiale
– Tutte le canzoni, le produzioni, le collaborazioni”, realizzato
da Michele Neri nel 2010, Coniglio Editore, nel quale si rinvengono
e/o si scoprono le più impensate presenze dell'Artista, in
produzioni discografiche avvenute in tutto il mondo e/o realizzate da
numerosi musicisti e interpreti. Un testo veramente unico che se
qualche battistiano avesse il piacere di voler compulsare, è
sufficiente mi faccia un fischio!
Il
motivo per cui scrivo, è dovuto alla ricorrente “controversia”
fra i fautori delle opere Mogol-Battisti e i cultori di
Panella-Battisti. Il comune denominatore del mio discorso quindi
riguarda Lucio Battisti, da me ritenuto uno dei Geni, Artisti,
Alchimisti della Musica di tutti i tempi nato in territorio italico!
Genio,
in quanto a chi “immagina presiedere a un'arte” (Vocabolario
Treccani)
Artista,
in quanto ad Essere concentrato sull'Arte della Musica con libertà
di pensiero distaccato ed indipendente da politica, religione, etc.
Alchimista,
nell'accezione di Uomo capace di “trasformare” con peculiari
accorgimenti e offrire ad un vasto uditorio, strutture armoniche
riconducibili alla cosiddetta “musica leggera” e/o “pop”,
partendo ed ispirandosi a strutture di matrice: rock, jazzistiche,
blues, country, “classiche”, …
Queste
riflessioni che mi presto a manifestare a chiunque abbia tempo e
pazienza di seguirmi, nascono dalla sincera attenzione che dedico
alla Musica, alla vera Musica in quanto dispensatrice di: Emozioni,
Luci ah, Compagnia, Uomini celesti, Macchina del Tempo, Fiori Rosa e
Fiori di Pesco, Collina dei Ciliegi, Anima Latina, Donna per Amico,
Mistero, Cose che pensano, Apparenza, Sposa Occidentale, Così Gli
Dei Sarebbero, Bellezza Riunita, Pensieri e Parole...!
Come
ormai avrete capito il mio intento è quello di presentare l'Autore
in tutto il suo percorso creativo che parte (discograficamente) dal
1965 per compiere l'ultima opera pubblicata, Hegel del 1994, da me e
non solo considerato Genio, Artista, Alchimista con la rara abilità
di firmare straordinarie melodie ed armonie talmente “perfette”
che ascoltandole dopo decenni dalla creazione delle stesse,
sorprendono per la quasi impossibilità di renderle migliori con
nuovi arrangiamenti...
Dalle
interviste di chi ha avuto il piacere e la fortuna di collaborare e/o
eseguire i brani che inizialmente concedeva ad altri, si evince la
sua Natura profonda di perfezionista, dote qualitativa di cui era ben
consapevole.
Lucio,
lo definisco di carattere riservato, non schivo come qualificato da
alcuni; molto attento a non voler far confondere il talento artistico
e creativo con la sua vita privata in immagine pubblicitaria e
commerciale, cosa alquanto ricorrente e piuttosto in voga, da cui ha
preso opportunamente le distanze, infastidendo così paparazzi e
simili esseri, votati a far notizia (ora si dice “scoop”, ma
preferisco sempre i termini della lingua italiana!).
Indubbiamente
Lucio, cosa alquanto chiara per me, era conscio di essere un numero
uno, e ciò lo ha dimostrato nella progressione continua di quanto
pubblicato. E chi ne sia stato in contatto o che l'avesse conosciuto
artisticamente, nelle varie interviste postume, conferma la genialità
e la precisione posta nel suo lavoro. Seppure le entusiaste
considerazioni restano confinate al “primo” Battisti, mentre si
dissolvono nelle produzioni successive al 1980...
Ed
ora entriamo più approfonditamente nel tema.
Lucio
Battisti, o meglio i suoi lavori sono considerati da: ascoltatori,
media, critica, da tenere nettamente separati fra il periodo
fortunatissimo avuto con Giulio Rapetti, in arte Mogol e quanto
successivamente realizzato sui versi di Pasquale Panella.
Possibile
che anche qui come nel mondo del divide
et impera!?!
Incredibile...
Per
lo più non si è ancora capito che il mondo è governato da un
sistema che approfitta delle divisioni per dominare gli esseri umani
creando loro condizionamenti e paure, utili a nutrire l'Ego, quale
parte oscura presente (innegabilmente) in ciascuno di noi e che
interpreta la vita secondo il meccanismo della dualità: bene e male,
luce e buio, positivo e negativo, e avanti così...
Scrollandosi
di dosso i condizionamenti intelligentemente ed appositamente creati
per dividere e voler far credere imprescindibile la dualità, si
comincia a mettere in atto il buon senso e capire di porre
l'attenzione e concentrazione sulla visione che è e resta l'unità:
Questione di cellule!
Bene.
Tornando al Nostro Caro Angelo, com'è possibile chiedere a chiunque
quale è il brano che più piace di Lucio Battisti? Impensabile dare
una risposta: capita che quando ne esamini uno, subito dopo ne
ascolti un altro che ti pervade di sensazioni da brivido!
In
riferimento alla difficoltà di rispondere al quesito sopra posto,
l'unica che trovo sensato è che, avendo premesso essere Lucio un
genio, artista ed alchimista, ogni brano sia stato per Lui una nuova
sfida con se stesso.
Il
Genio non cerca consensi, bensì cerca la sfida con se stesso, un po'
come Walter Bonatti, il grande Alpinista (perdonate l'intrusione) che
con le sue imprese non aveva alcuna intenzione di sfidare la
montagna, mentre la sua grande Forza era data per “misurarsi” con
se stesso, cosa possibile controllando l'Ego, la Personalità, che
spesso richiama nei suoi testi.
Ebbene
ho raggiunto lo scopo di questo articolo la cui spinta nel credere
necessario doverlo sottoporre alla clemenza di chi lo scorrerà, è
data semplicemente da voler indirizzare i milioni di individui che
apprezzano Lucio Battisti, a comprendere come nel percorso musicale
Lui abbia seguito una progressione, un'evoluzione tesa a superare se
stesso!
Poco
contano e fuorvianti sono state le critiche al Cantautore che meglio
di tutti ha dimostrato di essere il genio in continua ricerca:
nessuno può negarlo!
Giusto
per avventurarmi in una breve analisi a campione della discografia...
partiamo
da quella realizzata con il paroliere Mogol; ebbene chiunque può
notare le significative differenze fra lavori come Per una Lira
(1965), Un'Avventura (1969), I Giardini di Marzo (1972), Il Nostro
caro Angelo (1973), per non parlare dell'LP Anima Latina (1974), vero
capolavoro che riscontò minor successo di altri! Se poi volessimo
mettere ancora a confronto successi come Umanamente Uomo: il Sogno
(1972) con gli ultimi lavori, Una Donna per amico (1978) o Una
Giornata Uggiosa (1980), non è possibile non notare differenze, in
relazione ad una maturazione e/o continua ricerca musicale. E dopo il
1980?
Poi
Lucio, dal 1982 d'accordo, dà una svolta più marcata rispetto al
passato; un passato senza timore definibile di elevate realizzazioni
di “Poesie Musicali”, vere opere d'Arte, da poco riprese e
divenute fraseggi “classici”, arrangiati per sola chitarra
classica dal Maestro Roberto Fabbri, elevando le composizioni che ho
finora ascoltate, prive dei testi, a vere perle di Musica “classica”!
Quindi
con l'LP “E' già”, finito il sodalizio con Mogol, è ovvio che
Battisti non può che sperimentare nuovi percorsi; cambia la realtà
compositiva dei testi e Lucio si affaccia su un nuovo mondo!
Se
per scelta o per altri motivi, poco importa, ormai; Battisti in
qualche modo avanza su un terreno probabilmente “boicottato”
dalla critica e dall'aver tagliato con il mondo da cui in qualche
modo ha voluto staccarsi... per dirigersi su una rotta non capita
inizialmente che mi sento di indicare “Musica del futuro”, da
cui ha tratto spunti a piene mani, la musica degli anni 2000!
Sicuramente
avanti nel tempo le composizioni, che io stesso ho colto
apprezzandole man mano negli anni successivi a quando dal 1986 al
1994 essere state composte.
I
testi di Pasquale Panella (uomo ermetico e fuori dai palcoscenici,
per scelta personale) rappresentano uno scenario decisamente più
articolato e non paragonabile a quanto eravamo abituati, e sui quali
credo Battisti abbia avuto qualche “difficoltà” a fondere
melodie ed armonie.
Panella,
in una rara intervista, dei 5 album in coppia con Lucio, dirà di
Battisti: “... che fa a pezzi la forma canzone e la ricostruisce
secondo spirali d'elettronica.” Sì, in Album come La Sposa
Occidentale (1990), Cosa Succederà Alla Ragazza (1992), Hegel
(1994), incontriamo molta elettronica che ha anticipato di qualche
decennio quanto poi portato avanti da vari artisti ed anche da
qualche pseudo-artista che, diversamente da Battisti, ha realizzato
solo rumore...
Una
particolare menzione lasciatemela dedicare all'Album completo “Don
Giovanni” (1986), in cui ritrovo un concentrato della genialità
dell'Artista, toccando l'apice con “Le Cose Che Pensano” brano
melanconico in continua sequenza di abbassamento di tono che però
non perde di ispirazione.
Bene.
In definitiva, in circa 30 anni di creazioni, non possiamo scordarci
di Lucio Battisti, avendoci legati a canzoni durante i vari
intervalli della vita di attenti estimatori, avendoci fatto respirare
“brezze che dilagano su terre senza limiti e confini”, avendoci
fatto inoltrare
in verdi terre e discese ardite, nel mistero della vita, nelle cose
che pensano, sconfinando
fra frequenze sonore, anticipando sempre i tempi...
(dedicato
a Silvia, Andrea, Marcella ed agli Appassionati dell'Unità)
gaetano,
detto Edmond