Educazione
alla salute (Mutamenti)
Qui
sono evidenziate alcune
procedure per star bene e mantenere la salute in sintonia con le
"Leggi Cosmiche" dalle quali tutti i complessi biologici
dipendono e con le quali interagiscono.
Fondamentale
è tutto ciò che inseriamo nel nostro organismo e quanto esterniamo
nella vita, attraverso il lavoro, l'arte, le opere e le intenzioni.
Partiamo
dall'alimentazione, che non riguarda solo il cibo introdotto, bensì
tutti e 4 gli elementi (terra, acqua, fuoco, aria), le letture, i
pensieri, le immagini, i sentimenti degli altri, etc. Tutto quello
che entra va a costituire quella che chiamo per semplificare,
l'Energia Vitale, che risulta maggiore o minore in base al nutrimento
complessivo fornito ad ogni cellula dell'organismo.
Alcuni
biologi e ricercatori affermano che le cellule del corpo umano hanno
la possibilità di vivere eternamente (o quasi); eppure il corpo
fisico umano non è in grado di superare il centinaio di anni (salvo
rarissime eccezioni), benché sarebbe teoricamente possibile!
Fisicamente
le cellule sono in buona salute quando sono in presenza di ossigeno
ed un pH alcalino.
Il
pH misura il valore di acidità o basicità di un liquido, i cui
valori vanno da 0 a 14; da 0 a 7,3 si ha una condizione acida, da
7,35 a 14 una condizione basica, alcalina o ossigenata.
Nei liquidi
organici, in particolare del: sangue, saliva e urina, il pH è in
equilibrio con valori fra
7,35 e 7,4.
Al
di sotto di questi valori un organismo è in acidosi, verificando
l'insorgenza delle malattie.
Il
corpo in acidosi determina la causa fisiologica delle malattie,
la cui vera causa a
monte è determinata da conflitti: emozionali, psicologici,
spirituali,
che agiscono sull'abbassamento delle difese immunitarie. I piccoli o
grandi conflitti che chiunque ha, oltre a ragioni ancora più
complesse, svelano il motivo per cui non è realizzabile la longevità
che sarebbe invece possibile per le singole cellule. Infatti la
longevità è legata ad un intento di ricerca spirituale: finché la
si cerca per questione di lucro, non potrà essere raggiunta!
Quel
che più interessa ora è vivere meglio possibile in salute.
Qualsiasi
malattia avverte la persona di dover porre dei rimedi circa il
conflitto che ha generato lo stato di disequilibrio. Seppure
l'organismo tende già a difendersi, alcuni aiuti possono servire in
caso di deboli o, a maggior ragione, forti intossicazioni.
Indipendentemente dal problema, in base a quanto suddetto, una cosa
che possiamo fare senza l'aiuto del medico (1), è
quella di riportare il pH a valori alcalini: almeno questo possiamo
farlo da subito!
Alcuni
accorgimenti per riportare o mantenere
l'alcalinità nell'organismo, sono:
bere
acqua basica (pH di 7,35 > 11, in posologia di 1 lt al giorno,
solo per alcuni periodi) o acque a basso tenore di minerali residui;
non
bere bevande saline e industriali; non assumere zuccheri; moderare
il consumo di sale;
per
una migliore digestione con pH digestivo e feci con valori da 7 a
7,6, è consigliata una nutrizione equilibrata composta dal 70/80%
da cibi integrali e crudi (qualsiasi frutta e verdura di
stagione) e dal 20/30% da proteine vegetali: riso, avena,
segale, miglio, miglio selvatico; orzo, farro, frumento, …);
altri
cibi alcalini (da assumere secondo la loro stagionalità),
barbabietole, carote, rape, ravanelli, tutte le piante crucifere,
spinaci, bietole, cetrioli, sedano, aglio, limoni al mattino con
acqua calda, mele, avocado, uva, …;
eliminare
il latte vaccino ed i suoi derivati, in quanto non assimilabile
dal corpo umano!!!
Eventualmente assumere latte di capra o pecora e loro derivati;
chi
non vuol fare a meno delle carni, utilizzi quelle di piccoli animali
e da cortile o selvatiche (no di allevamenti intensivi, che generano
maggiori tossine); uova di quaglia e/o biologiche; il pesce (no
crostacei) è consentito 1 volta al mese, in base ad un'individuale
scelta;
nutrirsi
senza esagerare e senza riempire troppo lo stomaco;
masticare
molte volte e mangiare con animo disteso;
pasto
più importante al mattino o a pranzo, non alla sera;
ogni
tanto fare digiuno (che offre la migliore depurazione per
l'organismo);
praticare
ginnastica, movimento all'aria aperta a contatto con il sole e
l'aria;
pensare
positivo;
far
l'amore con il proprio partner;
meditare,
pregare, riflettere;
leggere anche saggi;
ascoltare
musica e ballare;
effettuare
passeggiate nella Natura;
assumere
“consigli” dal profilo genetico (DNA) individuale, che siamo in
grado di “consultare”, attenendoci alle sensazioni personali (ad
es.: se non digeriamo un certo alimento, cerchiamo di mangiarne
meno, privilegiando cosa ci fa sentire meglio).
Le
varie diete e prescrizioni generiche, anche in base ai gruppi
sanguigni o di qualsiasi altra limitazione generalizzata o, peggio,
basate sul fanatismo rivolto a scelte drastiche, non soddisfano la
condizione di unicità di ogni soggetto e la comprensione
autocosciente secondo cui ogni soggetto dovrebbe (deve) praticare la
scelta alimentare.
Un
accenno dovuto è quello di eliminare l'assunzione di Fluoro (cibi,
dentifrici, ...), in quanto tale oligoelemeto è in grado di portare
a calcificare la Ghiandola pineale, la quale ha funzioni vitali per
il nostro organismo e da alcuni riconosciuta essere la “sede
dell'anima”. Della funzionalità di questa ghiandola, rimando il
lettore ad informarsi seriamente. Chi non troverà l'interesse a
farlo, è molto probabile che abbia la ghiandola già calcificata,
per cui consiglio di porre rimedio più che urgentemente (assumere:
cibi ricchi di calcio o di iodio, zeolite, dolomite, ...)
Tornando
all'alimentazione, ho
individuato quattro livelli che ognuno può scegliere in base a
criteri di autoconsapevolezza raggiunta, precisando che i livelli non
hanno a che vedere con chi è più bravo e chi meno, bensì sono
praticabili in base alla percezione individuale. I 4 livelli sono:
1°,
in base al condizionamento culturale, sociale, familiare...
2°,
in base ad una scelta salutistica
3°,
in base ad una decisione etica
4°,
in base alla consapevolezza evoluzionistica dell'Uomo
Breve
spiegazione.
Al
primo livello c'è la maggioranza delle persone, quelle che hanno
“ereditato” gli usi e costumi familiari o culturali in cui sono
nati o in cui vivono e non si sono ancora posti dubbi
sull'opportunità di mantenere tale schema.
Al
secondo livello c'è chi per alcune paure di certi alimenti “sceglie”
di eliminarne alcuni, solo per una stretta esigenza salutistica,
diciamo “di convenienza”, non evolutiva.
Al
terzo livello vi è chi ha approfondito l'argomento, giungendo a
comprendere che può far a meno, per esempio di nutrirsi di animali,
perché può trovare il necessario nei regni vegetale e minerale.
Al
quarto livello c'è chi (compreso me) ha dedotto che l'uomo potrà un
giorno vivere di sola luce (2) ed ha tracciato un percorso ben
preciso circa la scelta nutritiva eliminando man mano nei tempi e
modi opportuni: il regno animale, il regno vegetale, il regno
minerale. Ciò comporta una vera e propria autoconsapevolezza e le
eliminazioni dei cibi non è casuale, bensì è operata in base a
qualità animiche degli alimenti in ordine di affinità evolutive.
(1)
È ormai risaputa l’inaffidabilità
e la pericolosità di molti farmaci in circolazione, che l'industria
farmaceutica, guidata dal profitto e non dal bene pubblico, riesce a
comprarsi con la complicità di: media, autorità pubbliche e classe
medica, che non
si occupano di salute, bensì di realizzare profitti.
Tale “medicina” non può
ritenersi degna di sostituire la medicina naturale che pone
l'attenzione su: visione olistica dell'individuo e ricerca delle
cause da cui trae origine lo stato di disequilibrio, utilizzando
rimedi o soluzioni prive di controindicazioni, secondo il principio
“primum non nocere”,
previsto nel codice deontologico dei medici allopatici, ma da loro
non adottato!
(2)
Non è pensabile praticare la scelta del 4° livello senza una
preparazione adeguata, corroborata da intuizioni, riportate in alcuni
testi millenari che suggeriscono il “cammino” dell'umanità. La
scelta non può che essere adottata con lucidità e consapevolezza,
una volta liberati da ogni pregiudizio, condizionamento o paura.