mercoledì 21 dicembre 2016

Mutamenti

                                                        L'anno che verrà

Dedico a tutti voi, vicini e lontani, ai... presenti, passati e futuri, una grossa novità!
l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.
Intenzionali sono i messaggi contenuti in tante canzoni di Lucio Dalla:
Com'è profondo il mare, Cosa sarà, Futura, Henna, Felicità, Il Parco della luna,
Se io fossi un angelo, Un uomo solo può vincere il mondo,
che vale il piacere di comprendere e sviluppare.

È bene rendersi conto degli inganni e dei misfatti di quegli uomini che,
pur della nostra stessa natura, hanno perso il lume della ragione non vergognandosene neppure!!!
E' logico che senza grandi disturbi... i troppo furbi e i cretini di ogni età, spariranno:
non dobbiamo far altro che far accrescere in noi coscienza e coerenza.

Ecco come diventa importante che in questo istante ci sia anch'io, e tutti noi a divenire
artefici del cambiamento in noi e nella società.
Primo passo: azzerare (o almeno diminuire): condizionamenti, paure, conflitti interiori.
Non è sufficiente parlarne o seguire corsi, bensì è necessario cambiare il proprio stile di vita.
A presto.

Gaetano
P.S. Felice Cambiamento.

domenica 27 novembre 2016

Perché NO

Sembrano opportune alcune precisazioni sull'argomento che porterà al voto gli italiani, i quali dovranno esprimere un SI' oppure un NO.
Ricordo che, pur non essendo schierato politicamente e senza alcuna tessera, da più di 20 anni ho scelto un cammino di Conoscenza, di ricerca spirituale. Con ciò non vuol assolutamente dire che non mi occupo di politica, anzi. La Politica, quale Arte del governare fa parte della mia ricerca, come è altrettanto inscindibile qualsiasi attività materiale da quella dello spirito.
Mi collego a quanti su un cammino di ricerca spirituale pensano sia superfluo interessarsi di politica o di altre faccende materiali. Penso per contro che qualsiasi implicazione del nostro esistere sia indispensabile e vada affrontata senza scindere i tre livelli: fisico, animico e spirituale.
A tal guisa, cerco di: conoscere, comprendere, approfondire ed elaborare un'idea, abituandomi a non esprimere un giudizio o una valutazione soggettiva. Nella preghiera come nei sentimenti, nella nostra attività lavorativa come in cucina o in politica, dobbiamo comprendere quale sia il nostro ruolo, il nostro metodo di lavoro e manifestare il nostro parere in merito, rispettando chiunque altra persona.

In merito al referendum del 4 dicembre: perché NO?

Facciamo un piccolo passo indietro, chiedendoci: chi ci sta proponendo di approvare un rifacimento (o stravolgimento) sostanzioso della costituzione e perché?
La risposta è semplice: è un rappresentante degli stessi interessi e corporazioni come lo erano i precedenti Presidenti del Consiglio. Quest'ultimo è (come tutti) un semplice esecutore di “ordini” che dalla fine degli anni '80 non hanno prodotto altro che: disoccupazione; mancanza di diritti e di sicurezze per i lavoratori; mancanza di lavoro per i giovani (dovuta anche all'innalzamento dell'età pensionabile); globalizzazione che ha “strozzato” le attività commerciali e industriali, anche a causa di una tassazione esagerata. E all'orizzonte non pare visibile un miglioramento in equità fra i cittadini, da parte della squadra di governo così poco intenta nell'apportare doverosi e possibilissimi accorgimenti!

Quindi come si fa a credere che un “figlio” di questo sistema malato, in cui versiamo da tempo, possa proporre qualcosa di così innovativo che vada a migliorare la condizione dei molti cittadini che faticano a giungere alla fine del mese?
Inoltre si tratta di assentire a variare articoli di una Costituzione che se fosse applicata così com'è, sarebbe già rivoluzionaria! Tutto ciò ha il sapore di una consultazione volta, come dai tempi dei Romani, al: “divide et impera”!

Occorre creare le condizioni per ottenere una vera nuova politica. E ognuno può e deve fare la propria parte. Per ora la cosa più saggia, credo sia votare: NO.


mercoledì 16 novembre 2016

4 Dicembre

(N.B.: la Politica, per chi scrive, è l'Arte del Buon Governo, attraverso la quale rendere migliore possibile la vita comunitaria)
4 Dicembre

Non dire no, non dire no...(da “Il tempo di morire”), canta Lucio Battisti, in uno dei suoi innumerevoli successi. Eppure, lo sappiamo, nella vita occorre dire anche dei no.
È necessario dire dei NO:
  • ai bambini/e, ai ragazzi/e, affinché ricevano una sana educazione e imparino ad equilibrare l'Ego;
  • alle ingiustizie che generano contrasti, dalle beghe familiari fino agli atti terroristici e alle guerre, tutte espressioni di mancanza di buon senso;
  • alla Società globalizzata in nome di una economia malata proprio per il disequilibrio che tale “tattica” ha provocato;
  • a rappresentanti del Popolo, che il Popolo Sovrano non ha eletto;
  • a chi utilizza ancora il “divide et impera”, quale motto o “stile” di vita che non facilita la crescita di Coscienza personale, base essenziale per la conquista della Felicità e della Libertà, cui tutti in qualche modo aspiriamo.

Passando da un Lucio ad un altro, Lucio Dalla dice:
Cosa sarà… che ti porta a cercare il giusto dove giustizia non c'è...
che ti fa uscire di tasca dei no non ci sto.
Cosa sarà che fa crescere gli alberi?

Proprio lei: la felicità! È la felicità che dobbiamo cercare...

E' logico pertanto
dire dei NO non ci sto, quando manca chiarezza circa i numerosi articoli della Costituzione, che verrebbero stravolti.
Dire dei NO non ci sto a chi “spara” proclami senza neppure rendersi conto della sofferenza diffusa fra il Popolo, precario: nel lavoro, nel poter costruire una famiglia, nel non poter affrontare spese di prima necessità, nel non poter godere di una equa pensione dopo 40 anni di lavoro, ...
Dire dei NO non ci sto, se gli intenti mancano di: morale, amore, dignità, equità, ideali, equilibrio fra i Cittadini, situazioni che maturano attraverso una Filosofia di vita e non attraverso un potere effimero.
il 4 dicembre, l'idea è quella di barrare il NO.
Grazie.

martedì 26 aprile 2016

Educazione alla salute (Mutamenti)

Qui sono evidenziate alcune procedure per star bene e mantenere la salute in sintonia con le "Leggi Cosmiche" dalle quali tutti i complessi biologici dipendono e con le quali interagiscono.
Fondamentale è tutto ciò che inseriamo nel nostro organismo e quanto esterniamo nella vita, attraverso il lavoro, l'arte, le opere e le intenzioni.
Partiamo dall'alimentazione, che non riguarda solo il cibo introdotto, bensì tutti e 4 gli elementi (terra, acqua, fuoco, aria), le letture, i pensieri, le immagini, i sentimenti degli altri, etc. Tutto quello che entra va a costituire quella che chiamo per semplificare, l'Energia Vitale, che risulta maggiore o minore in base al nutrimento complessivo fornito ad ogni cellula dell'organismo.

Alcuni biologi e ricercatori affermano che le cellule del corpo umano hanno la possibilità di vivere eternamente (o quasi); eppure il corpo fisico umano non è in grado di superare il centinaio di anni (salvo rarissime eccezioni), benché sarebbe teoricamente possibile! Fisicamente le cellule sono in buona salute quando sono in presenza di ossigeno ed un pH alcalino.
Il pH misura il valore di acidità o basicità di un liquido, i cui valori vanno da 0 a 14; da 0 a 7,3 si ha una condizione acida, da 7,35 a 14 una condizione basica, alcalina o ossigenata. Nei liquidi organici, in particolare del: sangue, saliva e urina, il pH è in equilibrio con valori fra 7,35 e 7,4.
Al di sotto di questi valori un organismo è in acidosi, verificando l'insorgenza delle malattie.
Il corpo in acidosi determina la causa fisiologica delle malattie, la cui vera causa a monte è determinata da conflitti: emozionali, psicologici, spirituali, che agiscono sull'abbassamento delle difese immunitarie. I piccoli o grandi conflitti che chiunque ha, oltre a ragioni ancora più complesse, svelano il motivo per cui non è realizzabile la longevità che sarebbe invece possibile per le singole cellule. Infatti la longevità è legata ad un intento di ricerca spirituale: finché la si cerca per questione di lucro, non potrà essere raggiunta!
Quel che più interessa ora è vivere meglio possibile in salute.

Qualsiasi malattia avverte la persona di dover porre dei rimedi circa il conflitto che ha generato lo stato di disequilibrio. Seppure l'organismo tende già a difendersi, alcuni aiuti possono servire in caso di deboli o, a maggior ragione, forti intossicazioni. Indipendentemente dal problema, in base a quanto suddetto, una cosa che possiamo fare senza l'aiuto del medico (1), è quella di riportare il pH a valori alcalini: almeno questo possiamo farlo da subito!
Alcuni accorgimenti per riportare o mantenere l'alcalinità nell'organismo, sono:
  • assumere cloruro di cesio o carbonato di sodio;
  • introdurre ossigeno;
  • bere acqua basica (pH di 7,35 > 11, in posologia di 1 lt al giorno, solo per alcuni periodi) o acque a basso tenore di minerali residui;
  • non bere bevande saline e industriali; non assumere zuccheri; moderare il consumo di sale;
  • per una migliore digestione con pH digestivo e feci con valori da 7 a 7,6, è consigliata una nutrizione equilibrata composta dal 70/80% da cibi integrali e crudi (qualsiasi frutta e verdura di stagione) e dal 20/30% da proteine vegetali: riso, avena, segale, miglio, miglio selvatico; orzo, farro, frumento, …);
  • altri cibi alcalini (da assumere secondo la loro stagionalità), barbabietole, carote, rape, ravanelli, tutte le piante crucifere, spinaci, bietole, cetrioli, sedano, aglio, limoni al mattino con acqua calda, mele, avocado, uva, …;
  • eliminare il latte vaccino ed i suoi derivati, in quanto non assimilabile dal corpo umano!!! Eventualmente assumere latte di capra o pecora e loro derivati;
  • chi non vuol fare a meno delle carni, utilizzi quelle di piccoli animali e da cortile o selvatiche (no di allevamenti intensivi, che generano maggiori tossine); uova di quaglia e/o biologiche; il pesce (no crostacei) è consentito 1 volta al mese, in base ad un'individuale scelta;
  • nutrirsi senza esagerare e senza riempire troppo lo stomaco;
  • masticare molte volte e mangiare con animo disteso;
  • pasto più importante al mattino o a pranzo, non alla sera;
  • ogni tanto fare digiuno (che offre la migliore depurazione per l'organismo);
  • praticare ginnastica, movimento all'aria aperta a contatto con il sole e l'aria;
  • pensare positivo;
  • far l'amore con il proprio partner;
  • meditare, pregare, riflettere;
  • leggere anche saggi;
  • ascoltare musica e ballare;
  • effettuare passeggiate nella Natura;
  • assumere “consigli” dal profilo genetico (DNA) individuale, che siamo in grado di “consultare”, attenendoci alle sensazioni personali (ad es.: se non digeriamo un certo alimento, cerchiamo di mangiarne meno, privilegiando cosa ci fa sentire meglio).
Le varie diete e prescrizioni generiche, anche in base ai gruppi sanguigni o di qualsiasi altra limitazione generalizzata o, peggio, basate sul fanatismo rivolto a scelte drastiche, non soddisfano la condizione di unicità di ogni soggetto e la comprensione autocosciente secondo cui ogni soggetto dovrebbe (deve) praticare la scelta alimentare.
Un accenno dovuto è quello di eliminare l'assunzione di Fluoro (cibi, dentifrici, ...), in quanto tale oligoelemeto è in grado di portare a calcificare la Ghiandola pineale, la quale ha funzioni vitali per il nostro organismo e da alcuni riconosciuta essere la “sede dell'anima”. Della funzionalità di questa ghiandola, rimando il lettore ad informarsi seriamente. Chi non troverà l'interesse a farlo, è molto probabile che abbia la ghiandola già calcificata, per cui consiglio di porre rimedio più che urgentemente (assumere: cibi ricchi di calcio o di iodio, zeolite, dolomite, ...)

Tornando all'alimentazione, ho individuato quattro livelli che ognuno può scegliere in base a criteri di autoconsapevolezza raggiunta, precisando che i livelli non hanno a che vedere con chi è più bravo e chi meno, bensì sono praticabili in base alla percezione individuale. I 4 livelli sono:
  • 1°, in base al condizionamento culturale, sociale, familiare...
  • 2°, in base ad una scelta salutistica
  • 3°, in base ad una decisione etica
  • 4°, in base alla consapevolezza evoluzionistica dell'Uomo
Breve spiegazione.
Al primo livello c'è la maggioranza delle persone, quelle che hanno “ereditato” gli usi e costumi familiari o culturali in cui sono nati o in cui vivono e non si sono ancora posti dubbi sull'opportunità di mantenere tale schema.
Al secondo livello c'è chi per alcune paure di certi alimenti “sceglie” di eliminarne alcuni, solo per una stretta esigenza salutistica, diciamo “di convenienza”, non evolutiva.
Al terzo livello vi è chi ha approfondito l'argomento, giungendo a comprendere che può far a meno, per esempio di nutrirsi di animali, perché può trovare il necessario nei regni vegetale e minerale.
Al quarto livello c'è chi (compreso me) ha dedotto che l'uomo potrà un giorno vivere di sola luce (2) ed ha tracciato un percorso ben preciso circa la scelta nutritiva eliminando man mano nei tempi e modi opportuni: il regno animale, il regno vegetale, il regno minerale. Ciò comporta una vera e propria autoconsapevolezza e le eliminazioni dei cibi non è casuale, bensì è operata in base a qualità animiche degli alimenti in ordine di affinità evolutive.

(1) È ormai risaputa l’inaffidabilità e la pericolosità di molti farmaci in circolazione, che l'industria farmaceutica, guidata dal profitto e non dal bene pubblico, riesce a comprarsi con la complicità di: media, autorità pubbliche e classe medica, che non si occupano di salute, bensì di realizzare profitti. Tale “medicina” non può ritenersi degna di sostituire la medicina naturale che pone l'attenzione su: visione olistica dell'individuo e ricerca delle cause da cui trae origine lo stato di disequilibrio, utilizzando rimedi o soluzioni prive di controindicazioni, secondo il principio “primum non nocere”, previsto nel codice deontologico dei medici allopatici, ma da loro non adottato!

(2) Non è pensabile praticare la scelta del 4° livello senza una preparazione adeguata, corroborata da intuizioni, riportate in alcuni testi millenari che suggeriscono il “cammino” dell'umanità. La scelta non può che essere adottata con lucidità e consapevolezza, una volta liberati da ogni pregiudizio, condizionamento o paura.

mercoledì 6 gennaio 2016

Buongiorno a tutti i lettori.
Oggi siamo nel giorno di epifàneia "festa della manifestazione" o, epifanés dal significato di "visibile.
Come per tutte le feste religiose attuali, queste sono state "adattate" alle ricorrenze e/o celebrazioni praticate in tempi anteriori al cristianesimo; giusto per segnalare la continuità dell'esigenza dell'uomo di andare oltre la materia.
Qual'è il significato recondito della ricorrenza odierna?
Quella di rendere visibili, manifeste nelle azioni, i buoni propositi formulati, pensati durante il giorno del Solstizio d'inverno (in seguito divenuto, del Natale).
Quali che siano le volontà aspirate in quei giorni, oggi possiamo renderle "operative".

Tutto ciò ha aspetti simbolici ovviamente... precisando che (dal mio terzo libro, di prossima pubblicazione) i simboli possono esprimere profonde verità rispetto a ciò che risulta visibile. Come afferma la Kabbalista Dion Fortune, ciò che le parole sono per il pensiero, i simboli lo sono per l'intuizione.

Altra bella notizia!

Nel caso non ci fossimo "collegati" con noi stessi per formulare pensieri o avere intuizioni nei giorni del 21 e 25 dicembre, no problem! Ogni sera quando andiamo a riposare possiamo colmare la nostra vita di idee, che al mattino al nostro risveglio diventino luminose perché queste vengano a fissarsi nella nostra mente e nel nostro cuore.
Per la giornata odierna del 6 gennaio, i pensieri quotidiani di Aivanhov suggeriscono quanto più importanti siano gli sforzi attuati nella vita, rispetto al risultato, che, ne ho avuto prova spesse volte, giunge nei tempi e nei modi inaspettati.

Con l'augurio di rendere visibile ciò che ha più valore per la nostra evoluzione e quella di chi ogni giorno incontriamo, invio i  più "manifesti" saluti.

P.S.: preparatevi a partecipare ad un evento speciale che sto organizzando per il 29 febbraio 2016.
A presto per i dettagli.