martedì 31 ottobre 2023

Onore ai presenti... altrove!

Nella notte del 31 ottobre ricorre il ricordare le anime dei nostri antenati, degli avi e di tutti coloro che hanno lasciato il corpo fisico. Per le popolazioni dei Celti era un giorno di Festa, in quanto questa circostanza veniva considerata come il più importante momento di passaggio fuori dal tempo e dallo spazio, avendo la percezione che vi fosse la possibilità di relazionarsi più facilmente fra vivi e morti.

La Festa fondamentalmente commerciale di Halloween, quindi è fatta coincidere con la Festa celtica di Samhain, rappresentante il capodanno celtico, che segnava il ciclo delle stagioni con la fine dell’estate e dei raccolti e l’inizio dell’inverno, della stagione fredda. Con l'occasione voglio ricordare al di là del tempo e dello spazio, alcuni Esseri umani dei quali ho ricordi molto vividi e con i quali sono spesso in contatto... in quanto loro dedicato, affiora il percorso da me intrapreso alla ricerca delle speciali potenzialità dell'Essere Umano Vivente, ringraziando fin d'ora per la Vostra attenzione.

Onore a Maman, colei che mi ha fatto venire alla luce:

Maman

Classe 1925.

Orfana di madre ed accudita amorevolmente dai nonni,

hai avuto un’infanzia serena, pur mancando di protezione ed

attenzione materna, che hai cercato attraverso i tuoi sogni.


Nei sogni di giovane donna, a divenire sposa e madre,

in un periodo (1943) che non concedeva molto spazio ai sogni.

Finita la guerra, forte della determinazione Tu e il tuo Michele

avete reso concreti alcuni sogni, nel costruire una famiglia:

numerosa, educata, coscienziosa, rispettosa degli altri.

Con questi valori insieme avete posto le basi della vostra

unione durata 63 anni, non priva di difficoltà,

ma realizzata in base al detto “l’unione fa la forza”,

a cui tutti i figli hanno contribuito.


Ciò non ti bastava; per te era essenziale ricercare

nella vita, risposte alle domande oltre la mera materia.

A volte scoraggiata dal non capire quale disegno

celasse la vita, hai saputo mantenere le redini della tua.

Proprio dai tuoi sogni, hai ricevuto segnali e messaggi,

che, preferivi farti svelare in merito al significato

dai figli e dalle persone a te care, mentre io ti suggerivo

che meglio di altri, eri tu stessa la migliore interprete.


Spesso i sogni ti svelavano e svelano a chiunque ciò che

si ha in sospeso da comprendere, e che portano

ad orientare il cammino verso la Conoscenza.

Cammino a cui ambivi, non accorgendoti, a volte, che

già lo percorrevi dalla fanciullezza, proprio per quel

senso di rapimento, che provavi osservando i paesaggi

agresti e gli spazi aperti del paese di origine,

Orsara di Puglia, a cui eri molto affezionata.


È naturale mantenere il legame con le proprie origini,

come altrettanto importante è procedere oltre, come

avete fatto tu e Papà, testimoniando impegno e volontà

nel desiderio che si avverasse un futuro migliore,

rispetto al vostro, per ciascuno dei 6 figli, che

hanno fatto tesoro del vostro esempio.


Nelle poche ma intense occasioni dei nostri incontri

a “porte chiuse”, quando aspiravi ad avere nozioni

circa il cammino interiore, ti entusiasmavi divenendo

attenta e disponibile a correggere il percorso indirizzato

a quella crescita consapevole, sul destino del tuo Essere.

Nella modestia dei tuoi studi e con la “rudezza” di alcuni

tuoi atteggiamenti, hai saputo rigenerare il tuo intelletto,

grazie alla spiccata curiosità, base essenziale della vita,

permettendoti, oltre agli impegni di moglie e di madre,

di amare la lettura e di scrivere gli appunti di una vita,

della tua vita, vissuta fra le mura domestiche e a contatto

delle persone che hai amato e che ora ti ricordano.


Il tuo cammino dimostra che non servono titoli o lauree,

per essere onorati, come ho intenzione di suggerire a me stesso

e a tutti coloro che hanno a cuore ciò per cui ti sei impegnata

a realizzare nella vita, il cui vero significato, sono convinto,

non sta nell’apparenza fisica, ma nello spirito, che continua

nell’esistenza, ove tutto può e tutto sa.

E quindi, il legame non si esaurisce con il tempo, ma nel tempo:

perdura, si trasforma e riaffiora sotto altre forme …

pur nella difficoltà per ciascuno di noi di comprendere il

mistero della vita e della morte ad essa legata.


È il peregrinare costantemente su sentieri, che mi offre le

occasioni più magiche per addentrarmi in qualche modo sui

piani “superiori” e che mi dona la consapevolezza della

possibilità di mantenere il legame con le persone, siano esse

in vita o andate oltre!

Contatto, che ognuno può stabilire secondo le proprie modalità,

e che unisce nell’Essenza, quella che tu ora sei divenuta.

A risentirci: Maman.

Gaetano Di Domenico

Torino, 20 aprile 2012


Onore a Lucio Dalla, incontrato nel 2003, al quale sono molto legato e dal quale colgo parole profetiche nei suoi testi e/o capaci di offrirmi spunti, immagini, concetti di profonda bellezza in aiuto all'elaborazione di idee e di esternazioni importanti. Riesco a comporre frasi o poesie utilizzando testi da Lui scritti e/o cantati, con una tale spontaneità che ci sarebbe da esserne sorpresi...; cosa che a me non accade per aver compreso l'alchimia costruttiva che i Suoi testi svelano! Questo che segue è uno dei tanti “arrangiamenti” a Lui dedicati:

4 marzo 2012

Così come la farfalla, ti sei alzato per scappare

in mezzo al cielo tra miliardi e miliardi di stelle...

ti muovi nello spazio profondo, com’è profondo il mare.


Cosa sarà che fa crescere gli alberi?

La Felicità? L'ultima luna? O il Gigante e la bambina?

O forse… è la sera dei miracoli?


Il tuo nome detto questa notte mette già paura

Tutta la notte fino al mattino:

Balla, balla ballerino.


Tutta la vita a provare a dirti che partivo

Qui, tutto il mondo sembra fatto di vetro

E sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio!


Poi una mattina si è mosso qualcosa
Più del vento che ti porterà
In mezzo al cielo tra le stelle.


Se io fossi un angelo

con grandi ali prenderei la luna tra le mani

e volerei via insieme all’uomo di domani.


Se io fossi un angelo

l'Anno che verrà, liberi, veramente senza trucchi,

si chiamerà: Futura!


Caro Amico ti scrivo,

perché non riesco più a parlare, ma… dimmi cosa ti piace?

Ora giunto alla tua casa: Piazza Grande.


Vedi, vedi, vedi, caro amico

con un po’ di trucco e con la mimica, puoi diventare un altro…

Ci sono: Anna e Marco, Henna, Meri Luis, Nanì, Ribot, Agnese Dellecocomere, Tania Delcirco, la regina del Mambo, Stella di mare, Luna Matana, Tosca, Caruso, Nuvolari, Ayrton, Noi come Voi e tutti gli Innamorati della Vita di ogni età!


Così adesso lo sai

con l'aiuto del buon Dio, stando sempre attenti al lupo,

aspettiamo senza avere paura: domani.

Ciao a te!

Arrangiamento”:

Gaetano Di Domenico (gaedido.blogspot.it)


Onore a Walter Bonatti, a cui ho avuto il piacere di servire il caffé alcune volte a Courmayeur, durante le stagioni estive che ho svolto in Hotel (1972/75), nel quale si recava per trovare guide alpine e, a volte, essere intervistato. Maggiormente negli anni successivi ho avuto modo di capire la Forza interiore che lo ha animato per compiere i notevoli traguardi raggiunti e ben descritti nei suoi testi. Nel giorno del suo distacco dal corpo, così l'ho voluto ricordare:

Spett.le Redazione La Stampa (13/09/2011)

Desidero far pervenire un saluto a Walter Bonatti e a chi ha stimato le sue imprese, tali da rappresentare uno “stile di vita”, oggigiorno, offuscato da modelli poco attinenti le potenzialità dell’Homo sapiens sapiens, a cui tutti vogliamo (o dovremmo) riconoscerci!

Voglio rimarcare, soprattutto ai giovani, ed anche ai meno giovani, i valori che persone di tal calibro, sono in grado di trasmettere, da seguire come esempio di: umiltà, coraggio, sobrietà, lungimiranza, queste ed altre doti, che ritrovo nel compianto alpinista, che credo voglia essere ricordato soprattutto come Uomo.

Dal suo stesso libro (“I miei Ricordi”) prendo a prestito, alcune incoraggianti riflessioni:

“…la vita, in definitiva, ha senso viverla con il massimo impegno, cercando di realizzare tutto quello che si ha dentro.”

In un passato recente l’alpinismo era concepito soprattutto come appagamento interiore… la competizione, se tale si può definire, era per lo più con se stessi.”

Ogni nostra mossa dovrà essere coerente all’impegno assunto, e sarà assai più convincente se la compiremo con misura e discrezione, qualità ben più accattivante del greve e superficiale scalpore cui spesso si ricorre.”

Accettiamo pure le cosiddette conquiste sociali, e con il nostro insaziabile orgoglio approdiamo anche sulla Luna e su altri mondi, ma non dimentichiamo che il destino dell’uomo è quello di diventare sempre più umano.”

Le montagne, infine, non sono che il riflesso del nostro spirito, hanno quindi il valore dell’uomo che le ama e vi si misura, altrimenti non rimangono che sterili mucchi di pietre.”

Grazie.

Gaetano Di Domenico - Torino

(A Walter Bonatti, dedico la mia 114^ “escursione” sulla Guglia Rossa in Valle Stretta-Bardonecchia)


Onore a Franco Battiato, che non ho incontrato ed ho molto rivalutato solo negli ultimi anni e dopo che ha lasciato il corpo. Questa dedica con parole dei Suoi testi, sento essere molto affine ad incoraggiare e/o risvegliare chi ancora non ha compreso che ognuno di noi è l'artefice del proprio destino ed insieme possiamo dirigere grandi Energie:

A Franco Battiato

La stagione dell'amore viene e va,
all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà.
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del nostro tempo...

Niente è come sembra niente è come appare

Spero che ritorni presto l'Era del Cinghiale Bianco

E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
e Noi, avremo cura di te:

Percorreremo assieme le vie che portano all'Essenza.


Onore a Walter Parodi, amico partito troppo presto... con il quale ho ancora parlato negli utlimi due giorni di vita, di vari argomenti sui quali ci confrontavamo per ore ed ore:

Per l’Amico Walter

Caro amico,

ti scrivo e desidero dedicarti un piccolo pensiero che spero sia gradito anche da parte dei presenti.

Grazie alle nostre figlie Silvia e Silvia, divenute ottime amiche proprio qui all’oratorio, le strade della nostra vita si sono incrociate. Nel ritrovarci parlavamo: di politica, di lavoro, di storia, di filosofia, di religione, di fede ed anche… di speranza in un mondo migliore, che non possiamo proprio dire, sia arrivato…! L’impegno da parte nostra, sarà quello di continuare a costruirlo.

Voglio ricordarti com’eri: ottimo padre e marito, tranquillo lavoratore, entusiasta sportivo, sereno nella malattia ed eccellente amico!

Adesso da lassù puoi “sbirciare” i difetti di tutti noi, ma sicuramente almeno un pregio pur l’abbiamo: quello di averti conosciuto e stimato.

Ora, Walter, “corri” più in alto che puoi.

Gaetano Di Domenico

Torino, 16 luglio 2009


Onore a Roberto Franz, musicista, medico e soprattutto amico fin dall'adolescenza, con il quale abbiamo passato ore ed ore a suonare insieme. Con le chitarre nelle sere d'estate, nel cortile del quartiere Maiasco, allietavamo le serate dei ragazzi e ragazze interpretando cantautori, e poi ritrovandoci nei 2 gruppi: GRARP e Xantal. Dopo una lunga pausa per percorsi musicali differenti mi sei venuto in supporto nel gruppo musicale che avevo ideato all'interno del CRAL della Banca in cui lavoravo, gruppo da me denominato “Tasso Variable”! Poi nuovamente per anni non ci siamo più frequentati e vengo a sapere dopo mesi della tua dipartita; ed è così che ho cercato di colmare questo vuoto con un lungo ricordo, utilizzando i testi di cantautori da noi “frequentati”:

Roby

Caro amico Roberto ti scrivo,

seguendo il mio ricordo verso te desidero imprimere una “traccia” in tutti coloro che ti hanno conosciuto e in me stesso, con il permesso di Patrizia, tu vestita di fiori… e di Marta, ormai giovane donna, a cui ridarei qualcosa che non ho.

Di colpo eccomi qua… a dedicare a te che sei più in alto e ancora su, fino a sfiorare Dio, il mio canto libero, che raccoglie pensieri e parole, quelle attraverso le quali abbiamo vissuto e condiviso testi dei brani musicali suonati e cantati nel breve ma speciale percorso insieme.


Da quando sei partito… non so come eppur mi son scordato di te… una ragione vera non c’è; è solo che le strade della vita, spesso, ti separano, ma non cancellano i momenti passati insieme, fra: musica, divertimenti, serate ed amici, che ci hanno accomunato. Le frequentazioni adolescenziali lasciano intatta la schiettezza dei sentimenti, ove nuove sensazioni, giovani emozioni, si esprimono purissime in noi.


Conosci me la mia lealtà tu sai che oggi morirei per onestà; ormai davanti a me c’è un’altra vita la nostra… è già finita (dammi forza mio Dio!). Per questo canto una canzone triste, triste, triste… come me e con difficoltà cerco di allontanare la sensazione di leggera follia, che sta colorando l’anima mia.

Ci siamo persi di vista, mai nel cuore ed ora io non posso stare fermo con le mani nelle mani. Vagabondo che son io, alla continua ricerca del significato della vita, che spero tu ora abbia trovato: dimmi tu dove sarà, dov’è la strada per le stelle?


A 15 anni, al Liceo Cavour all’uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri, io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli… ci siamo incontrati, scoprendo la comune passione per la musica, che abbiamo condiviso per anni nel “nostro” quartiere Maiasco. Nelle sere d’estate, canzoni, fumo ed allegria io ti ringrazio per la tua compagnia… era l’epoca dei cantautori, che ben sapevi interpretare, con voce e chitarre “dispensavamo” note ed emozioni agli amici. Oltre alla musica, con Angelo, Federico ed altri, abbiamo condiviso le “partitelle” di calcio ed altri giochi, nel campetto reso “agibile” in qualche modo da noi ragazzi.


Cosa voglio di più, voglio Anna fu il brano con il quale, nella soffitta di Roberto Remmert, tuo compagno di scuola, mi avete “coronato” bassista del gruppo. E chi aveva i soldi per comprare la chitarra-basso? Ma la provvidenza ci pensò, così che tu ed io, ci facemmo prestare il basso da don Meloni.

In seguito nella cantina buia (di Paolo Tartaglino) dove noi respiravamo piano, ma a decibel proibitivi, il gruppo prese una vera fisionomia con il nome di GRARP, formato dalle iniziali dei nomi dei componenti: Gaetano (al basso), Roberto (alle tastiere e voce), Angelo (alla chitarra solista), Riccardo (alla chitarra accompagnamento), Paolo (alla batteria). Raggiunta poi la “massima lucidità” dell’epoca, senza Riccardo, in 4 ci avviammo al rock, quello duro, ma anche “fluido” con il nome, da te scelto, di una particolare lega chimica: XANTAL. Diversi concerti abbiamo auto-prodotto utilizzando il teatro dei salesiani dell’LDC, con cover memorabili, per citarne solo alcune: Let it be, Samba pa ti, Smoke on the Water, Child in Time, Stairway to Heaven, Lucky Man, Impressioni di settembre. Paolo, la “mente” del gruppo, ascoltava molto e poi “traduceva” per tutti e quattro il ritmo, il “groove” dei nostri gruppi di riferimento: Emerson Lake & Palmer, King Crimson, Cream, Led Zeppelin, Deep Purple, Santana, Jethro Tull, PFM, Beatles e poi ancora…

Cacciati” dalla cantina, per schiamazzi diurni! Siamo esiliati presso i salesiani a Cascine Vica, ed anche lì, dopo poco, “invitati” a trovare altre “parrocchie”, dando inizio al primo distacco musicale, che portò voi a continuare a migliorare il “rapporto” con il rock, con Genesis ed altri; mentre io scelsi le orchestre di musica leggera, in quanto dalla chitarra basso, pian piano passai al saxofono.


Al tempo del carrozzone che va avanti da sé, un noto regista (Pier Aldo Bona) aspettava la star, cioè te, Roby: la voce ben impostata, ti valse la “carriera” di attore teatrale nella esilarante compagnia del “Teatro del Penduto”, che continuasti a frequentare, a differenza di me che lasciai dopo un anno di piacevole partecipazione.


Quando mi hai presentato per la prima volta la ragazza che sarebbe divenuta la tua sposa, Patrizia, con leggero rimmel, io senza dire parole nel mio cuore ho pensato: cosa sarà che fa crescere gli alberi, la felicità…! E seppure l’ultima luna la vide solo un bimbo appena nato… per dare risposte sulla vita, aspettiamo che ritorni la luce … aspettiamo senza avere paura domani.


Quando organizzai il gruppo musicale con colleghi dell’Azienda, ove lavoravo, ecco che mi ritorni in mente… e torniamo a frequentarci in… armonia, a suon di rhythm and blues e jazz, “richiamando” anche Paolo alla batteria, sapientemente diretti da un promettente musicista, l’attuale M° Mario Gullo. Poi la vita ci ha ancora divisi…

Da molto tempo ho la fortuna di percorrere sentieri in montagna, ove l’universo trova spazio dentro me: caro Roby, domenica 25 scorsa, a te ho dedicato la 115^ salita alla Guglia Rossa di Valle Stretta - Bardonecchia, cima che mi ha “ammaliato” alla “conquista” di un importante record: me stesso. Così per pascoli ho colto impressioni di settembre: quante gocce di rugiada intorno a me, sembra il mare ma non c’è; è stato come trovarsi in una Piazza Grande, ove han spento già la luce e son rimasto solo io


Ancora tu, Patrizia (e vale anche per Marta), il ricordo come sai non consola … ed è con delicatezza che invito a cogliere: come può uno scoglio arginare il mare anche se non vuoi, torna già a volare, le distese azzurre e le verdi terre, le discese ardite e le risalite su nel cielo aperto… poi ancora in alto con un grande salto! E … se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante, cancella col coraggio quella supplica dagli occhi… quasi sempre dietro la collina, è il Sole.


L’augurio è quello di respirare brezze che dilagano su terre senza limiti e confini … più in alto e più in là ora figli dell’immensità… con un sorriso che non ha né più un volto né più un’età.

Tu chiamale se vuoi: emozioni.

Oggi: 29 settembre (2011)

Gae (come Roby mi chiamava)


Per chiudere colgo l'occasione di onorare Gustavo Adolfo Rol, che non ho avuto il piacere di conoscere, bensì colgo la straordinaria influenza che ha indubbiamente lasciato in chi l'ha frequentato, attivando quasi certamente messaggi lasciati nell'Etere da Torino e ben oltre, essendo stato in grado di attingere (nei suoi “esperimenti”) dal quel 96% che la scienza sa di non essere ancora in grado di identificare, denominandola: materia ed energia oscura!

Dal testo “Rol il prodigioso” di Nico Ivaldi, Ed. Il Punto, 2021, Gustavo da uomo libero e non schierato con nessuna scuola di pensiero politico o ideologico ci suggerisce che “quando lo Spirito e l'Amore si materializzano vicendevolmente, entrambi divengono immortali... solo le nostre forze possono debellare il male. È una forza di volontà misteriosa ed arcana, potente e sconvolgente. Noi non lo sappiamo, ma la nostra mente possiede un potere incredibile...”

Ed ecco perché Gustavo Rol questa notte potrebbe attivare le straordinarie qualità che ogni Uomo e Donna hanno facoltà di manifestare già in questa vita. Con apprezzamento e gratitudine,

In Alto scopo Umanitario

gaetano, detto Edmond

giovedì 26 ottobre 2023

Donne

 “Prendo spunto da una riflessione di Vivekananda, per ricordare che una Nazione non potrà mai diventare grande, se non ha rispetto per la donna.” Questo scrissi nel secondo dei miei 3 testi “Cittadino dei 3 Mondi” (Mondo Fisico, Animico, Spirituale) editi da ETImpresa tra il 2013 e il 2016. In questi 3 libri affronto argomenti a cui mi sono avvicinato nei precedenti 20 anni, temi fra essi interconnessi e che spaziano dal passato al futuro, conscio da tempo come ogni cosa sia da relazionare nel “quiedora ove tutto scorre”! (vedi: https://gaedido.blogspot.com/2023/05/tiriamo-le-somme.html)

Il termine Cittadino, lungi da me da intendere secondo il limitativo significato giuridico, di cui sono venuto a conoscenza negli ultimi 4 anni, quando riscriverò i testi citati (con importanti aggiunte) assumeranno il Titolo di “Creature dei 3 Mondi” o chissà quale altro...!

Ma torniamo alla Donna, al genere femminile, quale manifestazione nella materia del Principio femminile.

Per lo Shaktismo, l’universo è retto da 2 principi: Shiva e Shakti, il primo incarna il principio (maschile) dinamico, creativo, attivo; il secondo, il principio (femminile) ricettivo, potenziale. Shiva è la forza che tende a divinizzare, mentre Shakti si dispone a ricevere il dono e lo qualifica... La figurazione che si rifà a Shiva e Shakti, esprime sapientemente il concetto primordiale della dualità che governa l’universo, quale manifestazione del principio maschile e principio femminile, la cui unione sta alla base della creazione...

Il principio maschile e il principio femminile, Yang e Yin, costituiscono forze complementari presenti nell’Universo, la cui manifestazione e compenetrazione origina, al massimo grado, il perfetto equilibrio e determinano la vera Armonia.” (Cittadino dei 3 Mondi – Mondo Animico, 2015)

Inoltre è bene considerare come ogni essere ha in sé i due principi in base ad una variabile individuale, e l'incontro fra un uomo e una donna porta (perlomeno dovrebbe portare) ad equilibrare il proprio sé interiore.

Il motivo che mi gratifica e mi spinge a scrivere queste righe mi è stato suggerito dopo aver visto il Film “La musica nelle vene”, pellicola del 2018, Diretto da Maria Peters, regista olandese, Paese di origine della protagonista del Film, scritto e dedicato ad una donna ostinata e centrata sulla sua missione di divenire Direttrice di Orchestra, posizione che ottenne, nonostante le difficoltà economiche e a dispetto di tutti gli ostacoli posti dall'idea diffusa che una donna non potesse accedere al podio direttivo. Antonia Bricco (1902-1989), nata in Olanda ed adottata da una Famiglia che si traferì in America, inizia da Oakland in California il difficile cammino più o meno simile a quello di tutte le donne, delle quali poche hanno avuto accesso alla notorietà e molte hanno vissuto all'ombra degli uomini e di un sistema non paritario. Cosa che accade da secoli, millenni e in una certa misura ancora oggi.

Diciamo meglio che nella storia di cui abbiamo traccia, le donne sono state sottomesse e considerate inferiori da parte del genere maschile; relegate a ruoli che non consentisse loro di emergere perché più creative, sensibili, delicate e generose, creando “disturbo” al potere maschile incentrato sulla forza, a volte bruta. (Ma è opportuno ricordare che oltre alle donne, vi sono anche uomini messi da parte, ostacolati e/o uccisi, perché manifestanti pensieri e comportamenti fuori dagli schemi o da protocolli progettati dal potere effimero)

D'altro canto abbiamo cognizione tutti che la donna è stata ed è fondamentale all'Estetica, alla Bellezza circa il cammino dell'umanità, avendo il prezioso ed essenziale compito della continuità della specie. Peccato che questa peculiarità sia stata motivo di sopravvento da parte del potere maschile... ma qui voglio approfittare solamente a rendere omaggio a tutte le donne che, in ogni ambito, si sono distinte, nonostante abbiano avuto problemi derivanti dall'essere del cosiddetto sesso debole (NB: mi piace correlare il sesso forte (maschile) con la forza forte e il sesso debole (femminile) con la forza debole universale, per comprendere la peculiare importanza del ruolo femminile (del principio femminile!) che, ripeto è presente nell'uomo, come nella donna vi sia la forza forte, principio maschile, assolutamente da equilibrare!)

Avrei finito... ehhm... ma voglio ancora dedicare un'ultima parte nel ricordare alcune fra le tante donne che si sono distinte ed hanno avuto la... sfrontatezza di essere e manifestarsi sulla Terra, in qualità di donne!

Ciò a monito di chi ha ancora occhi e orecchi che non vedono e non sentono:

- le numerose “Streghe”, probabilmente decine di migliaia, erboriste, donne di medicina e di scienza; ed una fra tutte a rappresentarle, “Bellezza Orsini, da me conosciuta attraverso la lettura del testo di Massimo Centini (La Stregoneria). Questa donna era definita guaritrice e pratica delle cure empiriche, fu processata come strega e messa al rogo nel 1540.” (ib.)

- Ipazia (370-415), alla quale dedico un particolare ricordo, perché punita “per lo zelo posto nella ricerca della verità e della conoscenza... Scienziata, matematica, astronoma e filosofa neoplatonica, brutalmente massacrata con cocci aguzzi da parte di monaci parabalani, su incarico dell’allora vescovo di Alessandria, Cirillo (santo e dottore della chiesa!)”!!! (ib.)

- Rābiʿa al-ʿAdawiyya al-Qaysiyya (713/717801), di famiglia molto povera, suonatrice di flauto (nay), quindi dai più bigotti considerata una peccatrice e obbligata a prostituirsi; “a 40 anni, rendendosi conto della sua condizione, si distinse andando a vivere in una grotta per altri 40 anni, alla ricerca della redenzione! Considerata la più famosa e venerata donna sufi.” (ib.)

- Dion Fortune (Violet Mary Firth, 1890-1946), prima donna a scrivere un trattato sulla Kabbalah (La Cabala mistica), utilizzando uno pseudonimo, in quanto ancora in epoca ove non veniva ammesso un tale argomento al genere femminile;

- Maria Savi-Lopez, (1846-1940) “Autrice del testo, Leggende delle Alpi, di origini napoletane, restò vedova appena sposatasi con un dottore piemontese. Avendo una cultura che non le permetteva di potersi risposare, per sostenersi cominciò a “dilettarsi” nella scrittura.”(ib.) con un certo successo permettendole di vivere anche a lungo.

- Elizabeth Blackwell (1821-1910), prima donna della storia moderna a laurearsi in Medicina e ad esercitare la professione negli Stati Uniti d'America, rivestendo un ruolo pionieristico nell'aprire le porte degli studi medici a tutte le altre donne

(https://it.wikipedia.org/wiki/The_Dinner_Party)

- Amelia Earhart (1897-1937), prima donna aviatrice ad attraversare l'Oceano Atlantico, divenendo simbolo del volo femminile;

- Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, è conosciuta come la prima donna laureata al mondo, avendo ottenuto la laurea in filosofia all'Università di Padova nel 1678;

- per finire, stimolando Tutte le donne (ed anche i maschietti) a credere possibile la loro realizzazione equilibrata, una donna la cui fama si è diffusa in tempi già sospetti, senza che le venisse torto un capello, anzi... Ildegarda de Bingen (1098-1179) che nei miei testi apostrofo con “Le particolari doti intuitive, possedute fin da bambina, Ildegarda, un po’ per timidezza un po’ perché pensava fossero suggerite dal maligno, cominciò ad esternarle solo dall’età di 40 anni (nella vecchiaia, per i tempi); circostanza, credo, determinante per non essere stata messa al rogo, come succedeva a tanti uomini e donne, con idee “fuori dal coro”. Di questa figura mi sembra che la forza più grande sia stata proprio l’umiltà con la quale ha vissuto, senza ambire a ricchezze ed onori; l’umiltà, come afferma il Libro dei Mutamenti, è determinante per condurre una vita con saggezza.

Ildegarda, all’avanguardia nell’emancipazione femminile, si è occupata di attività dominate dall’uomo, arrivando persino a “tirare le orecchie” ai potenti del tempo e condurre prediche nelle piazze.

Sempre su Ildegarda, invito ad approfondire quanto indicato da Michele Proclamato, in merito alla conoscenza della Legge sull'Ottava, adottata da Lei e da chiunque abbia manifestato particolari doti.

Oggi ricorre l'anniversario della nascita di Maman, la donna che mi ha fatto venire alla luce e che ringrazio per le cure prestatemi; ringrazio tutte le donne che da tempo seguono le mie elucubrazioni a cominciare da Marcella, Silvia, Agnese (la più giovane donna con la quale sono in contatto) e le moltissime donne che ho la fortuna di conoscere.

In Alto scopo Umanitario

gaetano, detto Edmond

martedì 24 ottobre 2023

Finalmente...!

 Ho in serbo da tempo la rivelazione fatta dal M° Peter Deunov (1864-1944) al discepolo Omraam Mikhaël Aïvanhov:Devi sapere che lassù eri libero. Prima di incarnarti hai firmato un contratto davanti a una grande Assemblea, davanti ai più grandi Spiriti. Hai accettato di compiere un lavoro quaggiù e lo devi compiere”.

L'essenza di questa affermazione invita a comprendere Chi siamo e ad adoprarsi nello svolgere la Missione “scelta” prima di giungere sulla Terra, necessitando di liberarci da paure e condizionamenti al fine di recuperare la Libertà che è insita negli Esseri Umani fin dalla venuta alla luce... anzi fin da sempre!

E finiamola con le miriadi di messaggi ad accusare, criticare, giudicare o trovare colpevoli fra l'Elite, gli Extraterrestri, Tizio o Sempronio: ognuno in qualche modo ha il suo compito da svolgere, anche quello chiaramente o apparentemente brutale, bensì utile al risveglio, all'elevazione etica/spirituale, all'ampiamento della Co-scienza (*) di altri Uomini e Donne!

Ringrazio sempre il periodo che negli anni fra il 1996 e il 2001, smarrita la diritta Via “mi ritrovai in una selva oscura”... nonostante (o probabilmente a motivo di) aver cominciato un cammino spirituale nel 1991 attraverso le letture dei numerosi testi, che riportano le conferenze tenute da O. M. Aïvanhov (1900-1986); particolare momento di grande tribolazione della vita che mi offerto la stimolante e necessaria opportunità di: morire, per rinascere e ascendere! Beh, riguardo l'ascensione, ho ancora Energia da impegnare...

Sono grato alla mia ricerca puntigliosa, al cor-aggio, ad alcune circostanze favorevoli ed alla Forza interiore man mano messa in atto dal 2001 ad oggi, che mi hanno offerto la comprensione circa la mia missione da svolgere e comprendere di essere tutti su un palcoscenico a non voler recitare la parte imposta da altri. Pur considerando di saper ancora ben poco, sono appagato dal viaggio nel tempo e nello spazio intrapreso e che procede (illimitatamente) alla ricerca di “Chi Sono” e di cosa e come migliorare me stesso e chiunque sia pronto a collaborare e cooperare in onore, rispetto, dignità, trasparenza e saggezza, rafforzato dalle difficoltà/sofferenze/prove della vita per aver preso le distanze dal “pensiero dominante” il quale stuzzica verso facili soluzioni o compromessi accettando la “fedeltà”: al Partito, al Sindacato, al Direttore, al Capo, all'Associazione X o Y, a Qualcuno o a qualcosa “che conta”, portando a pseudo-“conquiste” economiche/sociali, ma al tempo stesso non è difficile constatare, come la via facile sia foriera di mancanza di Libertà e di Felicità!


La Vita nasce al Buio e sviluppa le migliori qualità alla Luce; e, una volta per tutte è bene ricordare che: il Buio, l'Ombra, la Materia, Schiavitù, etc., sono tutti aspetti che sta a Noi saper dominare, essendo parte delle Leggi Universali/Naturali quanto l'Illuminazione, la Luce, lo Spirito, la Libertà!

A volte si sente dire non c'è più tempo...!

Anche questo concetto è da sfatare; non vi è un unico tempo: gli atomi, i pianeti, la rivoluzione degli astri, l'attività delle nostre cellule, il pensiero, l'influenza dell'Energia debole o del Campo di punto zero nell'Universo e dentro di noi, etc. ognuno di questi “meccanismi” ha tempi differenti!

Non occorre essere dei Geni per comprendere come la tecnologia e la mancanza di discernimento ha confinato gli Esseri Umani in un vicolo cieco, ove come “babà” ci siamo infilati, perdendo quasi il significativo contatto in tutti i suoi aspetti con la Natura del Pianeta Azzurro che offre ospitalità da milioni di anni, e che elargisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere in salute ed evolvere. È talmente alla portata di tutti recepire dai numerosi Film, messaggi e sollecitazioni che chiariscono come ciascuno possa essere artefice del proprio destino, e migliorarlo in virtù dei pensieri, delle intuizioni e delle azioni intraprese con cor-aggio e de-termin-azione, utilizzando tactica adversa.

Persino un recentissimo Film del 2023, “Blue beetle” (scarabeo blu), seppure piuttosto demenziale come trama, contiene analogie con la contesa in corso fra le entità oscure e le Forze Bianche (sapete a cosa faccio riferimento), ove ancora una volta è la svolta luminosa, ormai in arrivo, ad affermarsi. Lo scarabeo quale simbolo del divenire sta a volere confermare la svolta verso la Nuova Era solare di Energia gratuita e Libertà di pensiero, ambita da tutti coloro che non hanno mai perso la lucidità di discernere fra la realtà apparente (messinscena) e le potenzialità e levatura dei veri Esseri umani viventi!

Ed ecco che... finalmente, occorre decidere da che parte stare!

(*) Co-Scienza, forma grafica utile a esprimere significativamente il concetto profondo del termine, che unisce la Con-divisione dei propri talenti alle competenze e conoscenze acquisite e in continuo aggiornamento ← scienza (← altrimenti diviene un dogma).

In Alto scopo Umanitario

gaetano, detto Edmond