martedì 18 ottobre 2022

Lucio Battisti e l'Alchimia

 Lucio Battisti,

L'Alchimia della Musica in Evoluzione

Questa la discografia di Lucio Battisti in LP/CD che ho rinvenuto:

Lucio Battisti (1969)

Emozioni (1970)

Amore e non amore (1971)

Umanamente Uomo: il Sogno (1972)

Il mio canto libero (1972)

Il nostro caro angelo (1973)

Anima latina (1974)

La batteria, il contrabbasso, eccetera (1976)

Io, tu, noi tutti (1977)

Una donna per amico (1978)

Una giornata uggiosa (1980)

E' già (1982)

Don Giovanni (1986)

L'apparenza (1988)

La sposa occidentale (1990)

Cosa succederà alla ragazza (1992)

Hegel (1994)

Mi sono limitato a ricordare le produzioni su LP/CD, perché la discografia completa include vari 45 giri, senza contare le collaborazioni e la partecipazione in numerosi 45 giri e LP di interpreti dei suoi innumerevoli brani incisi da singoli individui e dalle più svariate formazioni. Il primo 45 giri a lui accreditato è del 25 luglio 1966 e contiene i brani: Dolce di giorno/Per una lira; disco a cui seguirà una imponente mole in centinaia e centinaia di produzioni e partecipazioni minuziosamente citate in un'opera omnia che ho il piacere di possedere, grazie alla grande fortuna di avere una figlia, Silvia che ad un compleanno mi regalò. Un vero e proprio enorme volume dal titolo: “Lucio Battisti – Discografia mondiale – Tutte le canzoni, le produzioni, le collaborazioni”, realizzato da Michele Neri nel 2010, Coniglio Editore, nel quale si rinvengono e/o si scoprono le più impensate presenze dell'Artista, in produzioni discografiche avvenute in tutto il mondo e/o realizzate da numerosi musicisti e interpreti. Un testo veramente unico che se qualche battistiano avesse il piacere di voler compulsare, è sufficiente mi faccia un fischio!

Il motivo per cui scrivo, è dovuto alla ricorrente “controversia” fra i fautori delle opere Mogol-Battisti e i cultori di Panella-Battisti. Il comune denominatore del mio discorso quindi riguarda Lucio Battisti, da me ritenuto uno dei Geni, Artisti, Alchimisti della Musica di tutti i tempi nato in territorio italico!

Genio, in quanto a chi “immagina presiedere a un'arte” (Vocabolario Treccani)

Artista, in quanto ad Essere concentrato sull'Arte della Musica con libertà di pensiero distaccato ed indipendente da politica, religione, etc.

Alchimista, nell'accezione di Uomo capace di “trasformare” con peculiari accorgimenti e offrire ad un vasto uditorio, strutture armoniche riconducibili alla cosiddetta “musica leggera” e/o “pop”, partendo ed ispirandosi a strutture di matrice: rock, jazzistiche, blues, country, “classiche”, …


Queste riflessioni che mi presto a manifestare a chiunque abbia tempo e pazienza di seguirmi, nascono dalla sincera attenzione che dedico alla Musica, alla vera Musica in quanto dispensatrice di: Emozioni, Luci ah, Compagnia, Uomini celesti, Macchina del Tempo, Fiori Rosa e Fiori di Pesco, Collina dei Ciliegi, Anima Latina, Donna per Amico, Mistero, Cose che pensano, Apparenza, Sposa Occidentale, Così Gli Dei Sarebbero, Bellezza Riunita, Pensieri e Parole...!

Come ormai avrete capito il mio intento è quello di presentare l'Autore in tutto il suo percorso creativo che parte (discograficamente) dal 1965 per compiere l'ultima opera pubblicata, Hegel del 1994, da me e non solo considerato Genio, Artista, Alchimista con la rara abilità di firmare straordinarie melodie ed armonie talmente “perfette” che ascoltandole dopo decenni dalla creazione delle stesse, sorprendono per la quasi impossibilità di renderle migliori con nuovi arrangiamenti...

Dalle interviste di chi ha avuto il piacere e la fortuna di collaborare e/o eseguire i brani che inizialmente concedeva ad altri, si evince la sua Natura profonda di perfezionista, dote qualitativa di cui era ben consapevole.

Lucio, lo definisco di carattere riservato, non schivo come qualificato da alcuni; molto attento a non voler far confondere il talento artistico e creativo con la sua vita privata in immagine pubblicitaria e commerciale, cosa alquanto ricorrente e piuttosto in voga, da cui ha preso opportunamente le distanze, infastidendo così paparazzi e simili esseri, votati a far notizia (ora si dice “scoop”, ma preferisco sempre i termini della lingua italiana!).

Indubbiamente Lucio, cosa alquanto chiara per me, era conscio di essere un numero uno, e ciò lo ha dimostrato nella progressione continua di quanto pubblicato. E chi ne sia stato in contatto o che l'avesse conosciuto artisticamente, nelle varie interviste postume, conferma la genialità e la precisione posta nel suo lavoro. Seppure le entusiaste considerazioni restano confinate al “primo” Battisti, mentre si dissolvono nelle produzioni successive al 1980...

Ed ora entriamo più approfonditamente nel tema.

Lucio Battisti, o meglio i suoi lavori sono considerati da: ascoltatori, media, critica, da tenere nettamente separati fra il periodo fortunatissimo avuto con Giulio Rapetti, in arte Mogol e quanto successivamente realizzato sui versi di Pasquale Panella.

Possibile che anche qui come nel mondo del divide et impera!?! Incredibile...

Per lo più non si è ancora capito che il mondo è governato da un sistema che approfitta delle divisioni per dominare gli esseri umani creando loro condizionamenti e paure, utili a nutrire l'Ego, quale parte oscura presente (innegabilmente) in ciascuno di noi e che interpreta la vita secondo il meccanismo della dualità: bene e male, luce e buio, positivo e negativo, e avanti così...

Scrollandosi di dosso i condizionamenti intelligentemente ed appositamente creati per dividere e voler far credere imprescindibile la dualità, si comincia a mettere in atto il buon senso e capire di porre l'attenzione e concentrazione sulla visione che è e resta l'unità: Questione di cellule!

Bene. Tornando al Nostro Caro Angelo, com'è possibile chiedere a chiunque quale è il brano che più piace di Lucio Battisti? Impensabile dare una risposta: capita che quando ne esamini uno, subito dopo ne ascolti un altro che ti pervade di sensazioni da brivido!

In riferimento alla difficoltà di rispondere al quesito sopra posto, l'unica che trovo sensato è che, avendo premesso essere Lucio un genio, artista ed alchimista, ogni brano sia stato per Lui una nuova sfida con se stesso.

Il Genio non cerca consensi, bensì cerca la sfida con se stesso, un po' come Walter Bonatti, il grande Alpinista (perdonate l'intrusione) che con le sue imprese non aveva alcuna intenzione di sfidare la montagna, mentre la sua grande Forza era data per “misurarsi” con se stesso, cosa possibile controllando l'Ego, la Personalità, che spesso richiama nei suoi testi.


Ebbene ho raggiunto lo scopo di questo articolo la cui spinta nel credere necessario doverlo sottoporre alla clemenza di chi lo scorrerà, è data semplicemente da voler indirizzare i milioni di individui che apprezzano Lucio Battisti, a comprendere come nel percorso musicale Lui abbia seguito una progressione, un'evoluzione tesa a superare se stesso!

Poco contano e fuorvianti sono state le critiche al Cantautore che meglio di tutti ha dimostrato di essere il genio in continua ricerca: nessuno può negarlo!

Giusto per avventurarmi in una breve analisi a campione della discografia...

partiamo da quella realizzata con il paroliere Mogol; ebbene chiunque può notare le significative differenze fra lavori come Per una Lira (1965), Un'Avventura (1969), I Giardini di Marzo (1972), Il Nostro caro Angelo (1973), per non parlare dell'LP Anima Latina (1974), vero capolavoro che riscontò minor successo di altri! Se poi volessimo mettere ancora a confronto successi come Umanamente Uomo: il Sogno (1972) con gli ultimi lavori, Una Donna per amico (1978) o Una Giornata Uggiosa (1980), non è possibile non notare differenze, in relazione ad una maturazione e/o continua ricerca musicale. E dopo il 1980?

Poi Lucio, dal 1982 d'accordo, dà una svolta più marcata rispetto al passato; un passato senza timore definibile di elevate realizzazioni di “Poesie Musicali”, vere opere d'Arte, da poco riprese e divenute fraseggi “classici”, arrangiati per sola chitarra classica dal Maestro Roberto Fabbri, elevando le composizioni che ho finora ascoltate, prive dei testi, a vere perle di Musica “classica”!


Quindi con l'LP “E' già”, finito il sodalizio con Mogol, è ovvio che Battisti non può che sperimentare nuovi percorsi; cambia la realtà compositiva dei testi e Lucio si affaccia su un nuovo mondo!

Se per scelta o per altri motivi, poco importa, ormai; Battisti in qualche modo avanza su un terreno probabilmente “boicottato” dalla critica e dall'aver tagliato con il mondo da cui in qualche modo ha voluto staccarsi... per dirigersi su una rotta non capita inizialmente che mi sento di indicare “Musica del futuro”, da cui ha tratto spunti a piene mani, la musica degli anni 2000!

Sicuramente avanti nel tempo le composizioni, che io stesso ho colto apprezzandole man mano negli anni successivi a quando dal 1986 al 1994 essere state composte.

I testi di Pasquale Panella (uomo ermetico e fuori dai palcoscenici, per scelta personale) rappresentano uno scenario decisamente più articolato e non paragonabile a quanto eravamo abituati, e sui quali credo Battisti abbia avuto qualche “difficoltà” a fondere melodie ed armonie.

Panella, in una rara intervista, dei 5 album in coppia con Lucio, dirà di Battisti: “... che fa a pezzi la forma canzone e la ricostruisce secondo spirali d'elettronica.” Sì, in Album come La Sposa Occidentale (1990), Cosa Succederà Alla Ragazza (1992), Hegel (1994), incontriamo molta elettronica che ha anticipato di qualche decennio quanto poi portato avanti da vari artisti ed anche da qualche pseudo-artista che, diversamente da Battisti, ha realizzato solo rumore...

Una particolare menzione lasciatemela dedicare all'Album completo “Don Giovanni” (1986), in cui ritrovo un concentrato della genialità dell'Artista, toccando l'apice con “Le Cose Che Pensano” brano melanconico in continua sequenza di abbassamento di tono che però non perde di ispirazione.

Bene. In definitiva, in circa 30 anni di creazioni, non possiamo scordarci di Lucio Battisti, avendoci legati a canzoni durante i vari intervalli della vita di attenti estimatori, avendoci fatto respirare “brezze che dilagano su terre senza limiti e confini”, avendoci fatto inoltrare in verdi terre e discese ardite, nel mistero della vita, nelle cose che pensano, sconfinando fra frequenze sonore, anticipando sempre i tempi...

(dedicato a Silvia, Andrea, Marcella ed agli Appassionati dell'Unità)

gaetano, detto Edmond


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