L’Uomo
e un possibile futuro
Gli
attuali macro-scenari
(articolo scritto e inviato per email il 14 ottobre 2003)!!!
L'attuale
situazione mondiale è scenario di dissesti finanziari, di crisi dei
mercati produttivi e di instabilità di molti Governi ed Aziende.
Questi
fenomeni sono un chiaro segnale che occorra provvedere in tempi brevi
ad eliminare le maggiori cause, alcune delle quali, sono:
-
il divario economico sempre più ampio fra i Paesi industrializzati
ed i (così detti) Paesi del 3° Mondo;
-
i genocidi di etnie, gruppi o movimenti "scomodi" a chi è
al potere, ecc.;
-
l'inquinamento atmosferico;
-
la corsa agli armamenti e le conseguenze, sempre e solo distruttrici,
delle guerre;
-
lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, di Uomini, di
Donne e di Bambini;
-
le conseguenti migrazioni di milioni di persone.
Le
Nazioni, ritenute "ricche", non possono più essere
indifferenti verso questi macro-problemi, ed anche al loro interno si
verificano conflitti sociali sempre più marcati: i cambiamenti sono
ritenuti necessari da molti, mentre le classi dirigenti, sentendosi
minacciate nei loro (a volte "torbidi") interessi,
contrastano l'evoluzione di queste persone, movimenti, liste, ecc.
Io
come voi ci rendiamo conto che l'unica strada possibile per salvare
l'uomo e la sua dignità è di procedere con atti concreti,
volti a trasformare la cultura costruita su una reale giustizia
sociale ed una migliore qualità della vita per tutti (da Nord, a
Sud, da Ovest ad Est!!!).
L'informazione
ha raggiunto i massimi livelli di disinformazione. La prova sta nel
verificare tali e tanti messaggi, riviste, e-mail che raccontano la
"vera" verità (come dice Marco Travaglio – giornalista -
l'informazione ha un'unica verità); a volte può essere "parziale",
ma mai deve trasmettere mistificazione, perché si traduce in un
grave attentato alla democrazia, se è tale il governo che abbiamo
scelto.
Riguardo
ai messaggi via e-mail occorre fare una distinzione: non sempre
vengono diramate notizie attendibili, forse perché non è così
visibile la "paternità"; poi sono numerosissime le
petizioni e le richieste di aiuti di solidarietà, rischiando di
"intasare" e rendere vani gli sforzi informativi
alternativi.
Qualcuno
dirà: "ma abbiamo salvato dalla lapidazione una donna in
Nigeria" Sì, ma nel frattempo vengono combattute circa 30
guerre, di cui una, in Congo combattuta per il 60% da bambini!!!!! Al
mondo, secondo i dati ONU, sono 300.000 i bambini che stanno
combattendo (Fonte "Missione Oggi"). (Occorrerà trovare
qualche rimedio per dare anche delle priorità...)
Possibili
prospettive
In
sintesi di quanto finora detto e per tracciare alcune prospettive,
raccolgo alcune frasi dal libro "Prima Persone" di Vittorio
Agnoletto. L'ho appena iniziato, ma mi hanno immediatamente condotto
alla saggezza del Mahatma Gandhi, che invita a scegliere, trovandoci
nella vita di fronte ad un bivio, la strada più difficile:
"Una
globalizzazione che cancella la nostra dignità di persone in nome
dell'ideologia del mercato va combattuta".
"Prima
di essere italiani o africani siamo persone".
"Abbiamo
semplicemente deciso (riferendosi al Gsf)... [di] attraversare ogni
longitudine della nostra società e ogni latitudine dell'animo e
della mente umana". (Molto bello come pensiero)
A
tal proposito, pensate se nel prossimo incontro di vari Governi e
dell'ONU, vi fossero le seguenti priorità all'o.d.g. e/o che
diventino le linee guida di programma:
-
apprezzare la propria cultura, senza ritenerla né unica né
migliore;
-
studiare ed approfondire la cultura di tutte le differenti etnie,
religioni, modelli sociali, ecc.,
intensificando
scambi culturali a tutti i livelli, fra studenti, fra famiglie, fra
gruppi e aziende;
-
sostenere il "3° mondo", senza invadere la loro cultura,
pur inviando insegnanti-collaboratori
(professori,
medici, tecnici, ecc.) motivati a far crescere la certezza di
sopravvivenza locale, evitando l'invio di soldi, che diviene (quasi)
sempre, elemosina che aiuta (spesso) i potenti locali;
-
rendere veramente globale l'economia mondiale, significando che ogni
nazione produca nel rispetto dell'ambiente e delle persone,
scambiando i prodotti a valori prestabiliti da regole riconosciute a
livello mondiale, dettate da tutte le nazioni e non solo da quelle
più "forti";
-
confrontarsi, misurarsi con le altre Nazioni, solo attraverso
attività sportive, artistiche, culturali, mai con l'uso delle armi,
che distruggono la dignità di chi le sponsorizza e/o le utilizza;
-
fissare le regole etiche (a livello nazionale e internazionale),
adoprandosi affinché siano applicate, rispettate e controllate da
parte di un gruppo di "saggi", indipendenti ed eletti dalla
base;
-
offrire risposte coerenti nel caso di abuso di potere,
"disattenzione" alla Costituzione, alle Leggi, ai Contratti
o alle regole prestabilite, disattenzione alla tutela dei più
"deboli" o degli emarginati (variegate sono le modalità
poste in essere sul lavoro, nell'economia, nelle scelte sociali,
nell'individuazione delle persone scomode, attraverso la
disinformazione, ecc);
-
individuare produttori, aziende, marchi, che offrano le maggiori
garanzie di non sfruttare le persone, di rispettare l'ambiente, di
utilizzare materiali più facilmente riciclabili e meno inquinanti;
-
individuare amministratori, politici, banche e forme di risparmio i
cui propositi siano (veramente) trasparenti e coerenti e garantiscano
la moralità, la legalità (non quella che viene utilizzata a proprio
uso e consumo), la competenza e il curriculum professionale o il
bilancio sociale e ambientale;
-
mettere a disposizione il proprio tempo verso le associazioni o i
gruppi o i movimenti che si occupano di solidarietà, di assistenza,
di pace;
-
scrivere e-mail, lettere, chiedere in qualsiasi altro modo
democratico agli organi di informazione una maggiore attenzione a non
mistificare le notizie;
-
avvicinare tutte le Religioni all'unico Dio o Essere supremo o
Creatore dell'Universo (chi non fosse religioso, sia comunque capace
di intuire che la divisione delle varie confessioni, ostacola il
processo di Pace);
Ognuno
di noi, non può mettere in atto, tutto ciò: ma come dice un
proverbio "l'unione fa la forza". Inoltre possiamo
cominciare ad orientare le nostre capacità, disponibilità,
conoscenze, esperienze, verso alcune delle suaccennate iniziative o
su altre che vi stanno maggiormente a cuore, in modo che la pluralità
di tali interventi, contatti e decisioni, (s)muovano coloro che sono
intorpiditi dal troppo sonnifero ingerito.
Conclusioni
Questa
analisi è sintetica e non ha la velleità di aver scoperto "l'acqua
calda"; vuole significare la mia presa di coscienza a mettere
insieme i pezzi del mosaico per costruire quella società capace di
provvedere alla qualità della vita di ogni essere vivente presente e
futuro, che va al di là del credo politico, della fede religiosa,
della cultura in cui siamo nati, ecc.
Occorre
attuare uno sforzo per "modificare" il nostro DNA, perché
la sua struttura acquisisca e trasmetta alle future generazioni, la
consapevolezza che tutti (anche le persone che oggi sono ritenute
ricche) vivranno con una soddisfazione in più, garantita da rapporti
di equità, di solidarietà, di giustizia e di collaborazione.